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ISF : attention à la requalification d’un prêt familial en donation déguisée

ISF: attenzione per la riqualificazione di un prestito di famiglia in donazione dissimulata

Publié le 14 mars 2017

Una madre aveva acconsentito a suo figlio sei prestiti senza interessi tra il 1989 e il 2003, per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro. Questo ultimo menzionato debiti risultanti passività nel suo patrimonio a sua imposta di solidarietà sulla fortuna (ISF). Amministrazione fiscale tuttavia lo ha informato di una proposta di rettifica dell'ISF, secondo la procedura dell'abuso dei diritti, insieme ad un aumento dell'80%, in quanto le somme accreditate alle passività non erano deducibili perché era in realtà dissimulate donazioni. Dopo il rigetto della sua domanda, il figlio ha portato il caso alla giustizia stima che senza interessi prestiti erano ben legali.

Un'analisi non ha la Corte di Cassazione. Secondo lei, anche se il prestito non è vietato dalla legge, ciò può tuttavia essere immaginario in natura e servono a nascondere un altro, come una donazione. In questo caso, i giudici considerato che l'intenzione liberale della madre è stata dimostrata contro una serie di indicazioni concordante, vale a dire l'assenza di stipulazione di interesse, il rapporto tra le parti, l'età del mutuante, la successione dei prestiti e l'assenza di alcun rimborso. Qui, l'età della madre è stato un fattore. Infatti, lei era di 70-80 anni al momento della concessione dei prestiti, alla fine di uno di loro è stata fissata a suoi 99 anni! Comunque un prestito che comportano l'obbligo di rimborsare al mutuatario, era diventato troppo incerto a causa dell'età avanzata del mutuante. In queste circostanze, gli atti in questione sono stati, per giudici, donazioni e prestiti senza.

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