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Smartphones : des virus aux logiciels espions

Smartphone: virus spyware

Publié le 09 septembre 2015

Secondo i dati di G, un editore tedesco di soluzioni di sicurezza informatica, venti modelli di smartphone tra cui prodotti da Lenovo, Huawai, Xiaomi o Alpi, avrebbe venduto con pre-installato malware. Questi 'malware' sarebbe nascosto all'interno di applicazioni convenzionali molto spesso utilizzate dagli utenti come Facebook o Google Drive. Per gli autori dello studio, è possibile che questi malware, programmato principalmente per rubare dati da parte degli utenti, non installato dagli stessi produttori, ma di imprese intermedie preposto smartphone per la loro commercializzazione. Per neutralizzare questi programmi dannosi (difficile da rimuovere perché associate applicazioni spesso non desinstallables), esperti di G Data invitano utenti li avendo rilevato tramite un anti-virus direttamente contattare il produttore dello smartphone.

Queste applicazioni che ci spia

Purtroppo sono presenti indiscreti programmi sul nostro smartphone personale o professionale solo malware rilevato da G Data. Quasi tutte le applicazioni, gratis come retribuzione, non esitiamo a scaricare su negozi online Gioca un ruolo di spia, consegna ogni giorno al loro editore nostra IDs, la nostra posizione, la nostra storia di navigazione o anche la nostra lista di contatti. Una situazione che la Cnil ha tentato di ottenere una migliore comprensione di creazione di un programma per monitorare le applicazioni che ci spia con l'aiuto dell'Istituto nazionale per la ricerca in informatica (Inria). Chiamato Mobilitics, questo software è stato installato tre mesi fine del 2014, su smartphone di circa trenta volontari impiegati dalla Cnil. Alla fine, più della metà delle applicazioni studiate trasmesse al loro editore di dati come identificatori, per inviare pubblicità mirata. Inoltre, la Cnil ha trovato che il 30% dei dati raccolti legate alla geolocalizzazione degli utenti. Un popolare informazioni che alcune applicazioni non hanno esitato a passare con frenesia. Ad esempio, la relazione cita il caso di un'app che, sebbene non specializzata nel calcolo delle rotte aveva in tre mesi non meno accessibili solo un milione di volte nel percorso dei dati utente. Più fastidioso, la Cnil precisa come alcune applicazioni associate con l'osso e quindi impossibile da disinstallare, come Play, le applicazioni Android archivio, fanno parte di più programmi indiscreti.

© Copyright : Echi di pubblicazione 2015