Regali e buoni disponibili ai dipendenti: mettere in discussione la vacanza di contributo
Publié le 20 avril 2017
Tutte le somme di denaro pagato e tutti i vantaggi forniti dal datore di lavoro al dipendente, a qualsiasi titolo di alcun tipo e in qualsiasi forma, in cambio, o in occasione di lavoro sono, in linea di principio, soggetta a contributi previdenziali.
Tuttavia, l'Urssaf tollera che i buoni e doni concessi ai dipendenti sono, in varie condizioni ed entro i limiti di una certa quantità, esentato da questi contributi. Per questo, l'Urssaf è basato su un'istruzione ministeriale del 1985 e una lettera ministeriale del 1988 compresi in uno del Acoss 2011.lettera circolare
Tuttavia, la Corte di Cassazione, in una recente decisione, solo per ricordare che questi vari testi non hanno alcun valore legale: di conseguenza, la tolleranza si applica all'Urssaf per non soggetto ai contributi, regali e buoni offerti dal datore di lavoro ai suoi dipendenti non ha alcuna giustificazione giuridica. In altre parole, per questi magistrati, contributi previdenziali devono essere pagati su questi doni e buoni.
Ad oggi, l'Urssaf continua a trasmettere le sue condizioni per ottenere l'esenzione dai contributi di regali e buoni e quindi è ancora possibile godere. Resta che il datore di lavoro che sarebbero oggetto di una rettifica di premium potrebbe vedere dai giudici in discussione il beneficio dell'esenzione...sito Web
Per porre fine all'incertezza giuridica che pesa sui datori di lavoro, sarebbe opportuno che il ministro responsabile per la sicurezza sociale adotta su questo punto una circolare o una dichiarazione che, se viene regolarmente pubblicato, sarà necessario quindi al Urssaf e giudici.
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