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Protection des données personnelles : les entreprises appelées à se préparer au respect de nouvelles règles

Protezione dei dati personali: le imprese preparano per la conformità con le nuove regole

Publié le 30 mars 2017

Adottato il 14 aprile 2016, il regolamento europeo sulla protezione dei dati (RGDP) entrerà in vigore il 25 maggio 2018. Questo testo, il cui obiettivo è quello di definire un quadro giuridico europeo più adatto all'universo digitale causerà una sostanza evoluzione delle normative nazionali fino ad allora vigenti.

In primo luogo, essa rafforza i diritti degli individui attraverso il rafforzamento degli obblighi di raccolta del consenso prima di qualsiasi raccolta di dati. In caso di controversia, la società sarà così di fornire la prova del consenso e per dimostrare che ha ottenuto fiera, vale a dire senza alcuna ambiguità. Per quanto riguarda i minori, in linea di principio, consenso può essere raccolti solo da loro guardiani.

I requisiti di divulgazione sull'uso dei dati che interessano i gestori di file saranno inoltre rafforzati. Infine, per permettere a chiunque di recuperare i dati, se del caso, comunicare a un altro provider, il regolamento crea un diritto di portabilità.

Una nuova cultura per le aziende

Questo testo apre un cambiamento di approccio da un principio di dichiarazione preventiva e applicazione di una logica di responsabilità delle aziende e i loro possibili subappaltatori (hosting cloud, ad esempio). Pertanto, per impostazione predefinita, aziende hanno l'obbligo di attuare i mezzi e i processi necessari per garantire una protezione ottimale dei dati personali archiviati. Inoltre, al fine di consentire l'esercizio del diritto all'informazione delle persone e agevolare i controlli della Cnil, aziende di gestione file di dati personali è necessario per mantenere un record. Dovrebbe anche, nel caso dove avrebbero l'opportunità di attuare il trattamento cosiddetto rischioso (raccolta di dati, etnico, politico, l'orientamento sessuale...), conducono, in maniera preliminare, una valutazione di impatto sulla privacy. Infine, le aziende devono informare la Cnil e dati "soggetti" vulnerabilità di sicurezza riscontrati durante la gestione dei file. In alcuni casi, essi avranno un responsabile della protezione dei dati che sarà responsabile per la corretta applicazione del regolamento all'interno dell'azienda (ruolo attualmente svolto dal corrispondente di computer e libertà, Cil).

L'aiuto della Cnil

Il regolamento rafforza non solo obblighi che interessano i gestori di file. Fornisce inoltre un inasprimento delle sanzioni. Così, breccia, può essere applicato un bene pari al 4% del fatturato realizzato dalla società incriminata. Integrare senza indugio nel suo funzionamento questi nuovi vincoli per evitare di mettere se stessi in difetto, una volta il testo applicabile, a maggio 2018, è dunque fortemente raccomandato a tutte le aziende e in particolare e-tailer in prima linea su questo tema. La Cnil ha anche annunciato, messo in atto che un vero dispositivo destinato a supportare le aziende nel loro approccio alla conformità. Questo dispositivo deve includere informazioni multimediali per i nuovi regolamenti, metodi per preparare strumenti di attuazione di conformità, compresi nello sviluppo degli studi d'impatto sulla privacy e, infine, una permanenza legale per Cil.sul suo sito Web e nella sua annuale relazione 2016

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