Strutture di controllo e pressione ripetuta di operare all'interno di una farm
Publié le 16 janvier 2017
Quando il proprietario del terreno agricolo affittato a un coltivatore esercita il suo diritto di recupero di sfruttare lo stesso, è tenuto ad essere in regola ai sensi della legislazione relativa alle strutture di controllo e quindi, se necessario, per ottenere un'autorizzazione amministrativa per operare. Ma quando queste terre sono destinate ad essere utilizzati, al momento della loro ripresa, da una società, è quest'ultimo e non l'acquirente, che deve ottenere la necessaria autorizzazione.
Come tale, la Corte di Cassazione ha specificare che questa regola si applica anche quando la società a cui la terra è reso disponibile da parte dell'acquirente è un'azienda agricola. In questo caso, i giudici non erano sensibili all'argomento dell'acquirente, per cui, in virtù del principio di trasparenza delle BCAA, era lui e non le BCAA, che doveva tenere la licenza d'esercizio. Per loro, da un lato, la necessità di ottenere una licenza d'esercizio deve essere apprezzata dal capo dell'azienda destinato a sfruttare i beni rilevati e non della testa dell'acquirente. E d'altra parte, il famoso principio di trasparenza delle BCAA non esonera la società per essere soggetti al regolamento delle strutture di controllo.
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