Il deficit risultante del distacco attività liberale
Publié le 24 novembre 2016
Il deficit identificato da un contribuente in una categoria di reddito è in linea di principio dovuta sul suo reddito globale, tranne che da attività non commerciali. A titolo di deroga, tuttavia può essere deducibile da deficit di reddito complessivo relativo all'esercizio di una professione liberale o da cariche e uffici i cui titolari non hanno la qualità di commerciante.
Come tale, il Consiglio di stato ha ricordato poc'anzi che per beneficiare di tale esenzione, il contribuente deve esercitare effettivamente l'attività a titolo professionale.
In tal caso, un contribuente aveva detto nella sua dichiarazione dei redditi un deficit per quanto riguarda i profitti non commerciali come risultato della sua attività come un usciere. Ma l'amministrazione aveva stimato che questo deficit non è venuto dall'esercizio di un'attività professionale e non poteva, pertanto, paga sul reddito totale. Una posizione confermata dal Consiglio di stato. Infatti, il deficit che il contribuente che intende stabilirsi sul suo reddito totale è venuto da un SCP all'ufficiale giudiziario che aveva creato con un altro partner a cui egli aveva trasferito 1 598 delle sue 1 599 azioni e in cui ha non avuto alcuna attività professionale.
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