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Un emprunt souscrit par l’un des époux engage-t-il les biens de la communauté ?

Un prestito preso da uno dei coniugi si impegna la proprietà di comunità?

Publié le 14 novembre 2016

Quando una persona sposata sotto il regime della Comunità preso un prestito, ha commesso, in linea di principio, solo la propria proprietà e reddito. Proprietà Proprietà in comune per la coppia non è così impegnata da questa operazione, a meno che il coniuge del debitore del espresso consenso. In questo caso, l'attività di questi ultimi sono, conservate l'accusa di banchiere.

un prestito preso da uno dei coniugi li impegna solidalmente si concentra su piccole quantità, che sono necessari per le esigenze della vita quotidiana.Attenzione:

Applicazione di questa norma giuridica è appena stato reso dai giudici in un caso dove, dopo la morte di uno dei suoi clienti, una banca aveva sostenuto la moglie il rimborso del saldo di un credito di €400.000 apertura che aveva dato al suo defunto marito. Infatti, coppie sposate sotto il regime della comunità universale con la piena attribuzione dei beni comuni al coniuge superstite, la banca aveva sostenuto che la moglie aveva ricevuto, dopo la morte del marito, l'intera proprietà con i debiti della Comunità. Ciò che era vero. Tranne per il fatto che la moglie non aveva firmato l'atto di appropriazione e pertanto non aveva acconsentito. I giudici ha quindi concluso che la Comunità, vale a dire l'intero patrimonio dei coniugi del fatto della comunità universale, non è stata avviata da questo prestito e che la banca non poteva chiedere un rimborso alla vedova.

Quando essi adottano il regime di comunione universale, i coniugi scelgano di condividere tutte le loro proprietà, presenti e a venire, indipendentemente dalla data di acquisto (prima o dopo il matrimonio), la loro origine (eredità, donazione, acquisto,...) e la loro modalità di finanziamento. E molto spesso, integrati in questo contratto di matrimonio una piena attribuzione alla clausola coniuge superstite, che gli permette di raccogliere tutti i beni della Comunità alla morte di uno di loro. Senza una clausola del genere, solo la metà dei beni comuni sarebbe caduta nelle mani del coniuge superstite.Promemoria:

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