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Drones : adoption d’une nouvelle réglementation

Droni: adozione di nuovi regolamenti

Publié le 30 décembre 2015

Finora, l'uso dei droni civili, noto anche come UAV (Unmanned Aerial Vehicle), era governata da due ordini di 11 aprile 2012. Legislazione istituito su base sperimentale, così che alla luce della pratica e gli utilizzi, quest'ultimo può essere migliorato. Questo viene fatto dal 24 dicembre, data in cui due nuovi arrestati, abroga quelle del 2012, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale. Testi che si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2016. ER

Droni da svago per droni professionali

Il nuovo regolamento distingue tre attività principali. Il primo, chiamato "fly", l'uso di UAV per scopi di svago o di concorrenza. La seconda, la cosiddetta "attività di sperimentazione", consolida il test di operazioni, controlli o i test con i droni non per attività di aeromodellismo. Infine, le "attività speciali" sono, per definizione, che rientrano nelle prime due categorie. L'uso professionale dei droni da parte delle imprese entra così questa categoria residuale.

Misure di semplificazione

I testi sempre rango 4 scenari voli (S1 a S4) che tengano conto della modalità di sterzo (da sight, out of sight, automatico, autonomo), la distanza del drone sopra suo tele-pilote, l'altitudine raggiunta dall'UAV durante il volo e la natura dell'area di rollover (zona popolata, la vicinanza di persone o animali...). Tra i cambiamenti significativi, si può osservare che la distanza massima tra l'UAV e relativi passaggi di tele-pilote, per lo scenario di S1, m. 100-200 per i voli in S2, un massimale di 150 m è ora autorizzato 100 milioni precedentemente. Come semplificazioni amministrative, sono numerose e includono l'autorizzazione del sorvolo di zone popolate (sostituite da una semplice dichiarazione di panoramica) o alla fine dell'obbligo del deposito dei libri particolare attività (mappa). Un documento complesso che consente di presentare il quadro in cui si produrrà il lavoro aereo.

La formazione di tele-pilotes

Per il momento, tele-pilotes in grado di prendere il comando di droni professionali deve, tenendo conto dello scenario di volo, essere titolare della parte teorica di una licenza di pilota o addirittura di una licenza completa (aereo, elicottero o aliante) e totale almeno 100 ore di volo. Per armonizzare le condizioni di formazione e assicurare che essi integrare ulteriormente le specificità del tele-pilotaggio, un ordine cui pubblicazione è prevista nel corso del 1 trimestre 2016 è attualmente in consultazione pubblica. Questo testo dovrebbe portare alla creazione di un certificato di tele-pilote professionale. ER

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