Quando determinate attività connesse sono inclusi nel contratto di locazione commerciale
Publié le 19 novembre 2015
Se non autorizzato dal locatore, il titolare di un contratto di locazione commerciale non può, in linea di principio, modificare la destinazione dei locali, cioè esercitare presso affittato un'attività diversa da quella prevista nel contratto di locazione. Ma questo principio può essere mitigato sotto taluni usi commerciali.
Così, in un caso recente, una compagnia che gestiva una caffetteria, bar, sala colazioni, ristorante a Versailles ha cominciato a vendere i biglietti presso il Palazzo di Versailles senza richiedere l'autorizzazione preventiva per l'azienda locatrice. Quest'ultimo aveva poi denunciato l'aggiunta di questa attività correlata non prevista nel contratto di locazione e chiesto l'inquilino di azienda per terminare.
Chiamata a pronunciarsi sulla controversia che ne seguì, i giudici hanno dato esito positivo per l'azienda di inquilino. Infatti, hanno trovato che l'attività di vendita dei biglietti per il Palazzo di Versailles era un servizio offerto da tutti i bar ristoranti situati nei pressi del castello e che questa attività ha fornito un servizio di prossimità corrispondente all'evoluzione di usi locali commerciali nelle vicinanze del castello. Per loro, la vendita di biglietti d'ingresso deve essere considerata pertanto deve essere incluso nel contratto di locazione commerciale, l'inquilino non è riuscito a chiedere l'autorizzazione al locatore di esercitare.
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