Investimenti socialmente responsabili Mostra buoni risultati
Publié le 21 mai 2015
Spesso frainteso dagli investitori, investimenti socialmente responsabili (Sri) prende, ogni anno, un po' più scala. Secondo l'ultimo studio pubblicato da Novethic, esso rappresentava per fine 2014 223 miliardi di euro in beni, un aumento del 31% dal 2013 (169,7 miliardi di euro).
Impariamo anche attraverso questo studio che la gestione di ISR è portata principalmente da investitori istituzionali (assicurazioni, istituzioni finanziarie, OICVM, ecc.). Persone che rappresentano, allo stato attuale, che a malapena il 20% del mercato. La colpa di certo una crudele mancanza di informazioni sull'argomento. Infatti, in un sondaggio, il 63% degli intervistati e che tiene un prodotto finanziario detto non avevano mai sentito di Sri, 30% ha sostenuto hanno già incontrato questo termine senza capire l'oggetto e il 7% ha sostenuto solo sapere che cosa è questo tipo di investimento. Un'opera di pedagogia sul tema resta ancora da fare!
Va ricordato che l'ISR è quello di un investitore (privato individuale o professionale gestione finanziaria) che praticano a integrare nella sua scelta di prodotti finanziari (quali azioni, obbligazioni) diversi criteri ambientali, sociali o di governance. In breve, si tratta di scegliere le aziende o settori di attività sensibili al rispetto di una certa etica relazionato allo sviluppo sostenibile.
Inoltre, è interessante notare che un'etichetta pubblica dovrebbe emergere presto 2016 per consentire agli investitori di individuare fondi Sri e facilitare la loro diffusione presso un pubblico più ampio.
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